Come ho già avuto modo di raccontarvi non vado matta per l‘iPhone, ma sono comunque alla ricerca di un cellulare con touch screen. :-/

Con l‘inverno però, a me, come a tutti quelli che usano questo tipo di interfaccia, sorge  un problema fondamentale: come usare lo schermo touchscreen, indossando guanti? ❓

I Dots Gloves

Beh, già lo scorso anno sono stati lanciati sul mercato appositi guanti, prodotti dalla DotsGloves. La zona della punta delle dita è fatto di un materiale speciale che funziona da pennino.

Ci sono tre modelli, i prezzi variano tra i 15 e i 25 dollari.

Sono carini, no? Li trovate qui.

dotsgloves

Gli Etre Touchy

Un’altra soluzione sono…

i guanti della Etre Touchy. Le dita, che solitamente si usano per comandare il touchscreen, sono ‘libere’.   

Chi di voi lavora a maglia, li può benissimo fare anche da sè, penso. 😉  Per tutti gli altri, li trovate qui.

Ci sono 4 modelli e costano abbordabili 20 sterline (22 euro). :ok:

Etre-Touchy-Gloves

I Touch Tec

Infine, per chi cerca una soluzione ‘de luxe’, ci sono i Touch Tec Gloves.

A prima vista, sembrano guanti normali (esteticamente non sembrano il massimo, vero? 😮 ).

Ma i guanti sono coperti da uno strato di nano-particelle che permette di riprodurre il tocco delle dita come se i guanti non ci fossero. Lo strato inoltre è antibatterico. Ci sono modelli maschili e femminili. Tutto questo lusso costa -ahimè- fra i 150 – 200 euro.

Per ora si possono acquistare solo da Gaspar Gloves (che era il fornitore ufficiale di Michael Jackson).

touchtec_gloves


E voi? Quali guanti preferite? 🙂


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6 Comments on Guanti per l’iPhone per tutti i gusti

  1. a me piacciono quelli senza dita! sono troppo carini!
    ma si trovano anche su un sito italiano?

  2. Ciao Joia! I guanti senza punta delle dita (gli Etre Touchy) li conoscevo già anche io e infatti li avevo messi da parte come idea per un regalo di Natale per nerd… 🙂

  3. Sono perplesso.
    Qua mi si espropria -pur se a mio favore- la punta delle dita per scopi tecnologici.
    Sogno l’antenna sul cappellino (o tuttalpiu’ i pannelli solari…) 😀

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